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PAESAGGI e NATURA

Paesaggi e Natura, un connubio indissolubile per le foto all'infrarosso. Come sappiamo per l'effetto chiamato di "wood" dal nome dello scopritore, le clorofilla delle piante riflette per circa l'80% la luce solare nell'infrarosso e per il rimanente 20% nel visibile, che percepiamo col caratteristico colore verde.

In questo tutorial vogliamo far vedere come lo stesso paesaggio possa dare risposte diverse in funzione dei vari filtri applicati davanti al sensore. Per evitare di dover modificare la macchina ogni volta col filtro interno, si è optato per la soluzione di modificare la macchina con un filtro al Quarzo trasparente e che fa quindi passare tutte le lunghezze d'onda, e selezionare cosa fargli vedere con i filtri esterni.

In questo caso i filtri possono essere i classici 3 filtri IR ma anche dei semplici filtri colorati. Chi fotografava in bianco e nero magari ha in qualche sacca quei bei filtri colorati rosso/giallo/arancio che si usavano per dare contrasto e forza ai cieli o alle labbra rosse. Quei filtri possono essere utilizzati per questo genere di foto (non buttare mai niente, alla fine un utilizzo lo si trova sempre).

Abbiamo scelto una location composta da un'abbondanza di piante e la presenza di un laghetto per il fatto che nell'infrarosso l'acqua risulta nera. Purtroppo il cielo era molto coperto.

 
                 

Cominciamo dal filtro Infrarex BLACK da 830 nanometri. Questo filtro lascia passare solo l'infrarosso bloccando completamente qualsiasi traccia di colore. Se si effettua un corretto bilanciamento dle bianco si ottengono già delle foto in bianco e nero. Questo tipo di filtro fa delle foto col massimo contrasto: l'acqua o il cielo è quasi nero e le piante sono di un bianco quasi "sparato". Per contro tutti quegli oggetti che non riflettono la luce solare nell'infrarosso risultano NERI con perdita di dettagli nelle ombre.

 
 

Il secondo filtro testato è l'infrarex RED. Filtro molto simile al Cokin P007, è un filtro da 630 nanometri. Filtro IR fa però passare molta luce visibile. Lo possiamo constatare dal fatto che nei punti dove c'è più luce visibile (come i cieli) si nota una forte dominante colore rosso dovuta al colore del filtro. Anche le parti che non riflettono nell'infrarosso acquistano dei dettagli nelle ombre.

 

Questa foto è stata scattata con un filtro verde chiaro. Si nota come l'oggetto che non rifletteva nell'infrarosso ha acquistato il colore del filtro montato (similmente al tutorial Colore e IR) mentre il fogliame ha preso una dominante gialla (che abbiamo lasciato). Se si voleva escludere occorreva fare un bilanciamento del bianco col filtro montato di quello che si voleva rimanesse di colore bianco (in questo caso o l'erba o le nuvole).

 

 

La dominante gialla l'abbiamo lasciata, ma poteva essere facilmente eliminata.

Come si può vedere il colore verde del filtro è "passato tutto" in quanto l'infrarosso era NERO in quel punto. Questo vuol dire che qualsiasi filtro colorato avessimo usato avrebbe dato lo stesso colore alle statue mentre per la clorofilla avremmo avuto sempre l'infrarosso vincente rispetto al visibile. A riprova di questo semplice concetto si è voluto cambiare colore del filtro inserendo uno di colore rosso.

 
Foto molto particolare scattata col filtro arancio HELIOS. Uno dei filtri migliori da sempre usato nella fotografia anche in bianco e nero, essendo l'arancio il colore complementare del blu (che troviamo nei cieli o nell'acqua). Un bilanciamento del bianco effettuato sull'intera scena ha creato un viraggio al viola delle piante e all'arancio/giallo sia dove vi è molta luce visibile e per contro anche dove vi è poco infrarosso. Si è voluto applicare il metodo per modificare quest'ultima foto col metodo delle diapositive KODAK e verificare come anche in questi casi limiti, siamo in grado di far diventare i cieli azzurri e le piante rosse.

 

...e si potrebbe andare avanti !

Di filtri ce ne sono ed anche di possibilità di viraggio dei colori in post-produzione. Questo semplice esempio si è voluto segnalare solo per far capire come lo stesso paesaggio possa cambiare in maniera a volte anche drastica pur utilizzando la stessa macchina modificata col filtro QUARTZ sensor. Pur non volendo buttare acqua sul fuoco e contro il nostro stesso interesse di venditore...questo tipo di filtro è molto "particolare" e richiede molto tempo a disposizione per far fotografia. Indicato quindi per foto da paesaggio con o senza cavalletto. Infatti si fotografa con una macchina a tracolla e le tasche piene di filtri ..che son tutti da provare ..nessuno escluso ...altrimenti arrivati a casa ci mangiamo le mai se ci accorgiamo di non aver fatto QUELLA foto con QUEL filtro. I nostri compagni di sventura (chi ci accompagna nelle nostre uscite) ci continua a rivolgere sguardi ansiosi. I soggetti statici non ci spaventano. Altra cosa invece se si devono fare foto di questo tipo in settori dove è necessaria una certa "velocità di scatto". Non tanto per i tempi perchè la macchina scatta con tempi "normali", quanto per i soggetti in movimento che non possono essere messi in "posa". Penso al settore matrimoni o foto sportive o macro, ecc. In quei casi il filtro all'interno della macchina consente la massima liberta' di movimento sia come inquadrature sia come velocità di ripresa.

 
a cura di vincenzo di gregorio
                 
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